Non tutto deve aver per forza un senso. È il concept di Nosense, nuova startup nata dall’intraprendenza di due giovani creativi, Mauro e Claudia, che esordisce sul mercato con una collezione di t-shirt unconventional, l’ideale per l’uomo e la donna che vogliono distinguersi dalla massa ed amano essere protagonisti della scena. “It takes a fool to remain sane”, cantavano gli Ark. Un inno alla follia per rimanere sani di mente.
E in cosa manifestare un pizzico di “sana pazzia” se non nell’abbigliamento? Al bando i cliché abusati, visti e rivisti. Addio a forme geometriche, motivi floreali, teschi, tweed ed effetto bandana.
Via libera a stampe fresche ed originali che invitano ad impersonare un personaggio, mettendoci letteralmente la faccia: la Venere di Botticelli in versione fashion, una donna chic in bicicletta, il marinaretto dandy, la ragazza pronta a fare un bagno con tanto di ciambella, i robottini man and woman. E poi, immancabile di questi tempi, il calciatore della Nazionale italiana, con il classico numero dieci. Disegni fantasiosi, ideati e realizzati dagli stessi fondatori di Nosense, che attirano l’attenzione e non passano inosservati, per t-shirt adatte a qualsiasi stile e situazione: dal casual allo sportivo-elegante, dal lavoro al tempo libero, passando anche per il mare, per chi ama sorprendere anche in spiaggia.
Una collezione che mira quindi ad abbattere le immagini stereotipate portando in auge il concetto dell’unicità e strizzando l’occhio a coloro che non si accontentano di essere fashion victim ma delle tendenze vogliono esserne i precursori. Un invito a nozze per chi adora giocare con la propria immagine, con ironia e fantasia, non prendendosi troppo sul serio. Serietà invece che Nosense ha riservato alla scelta dei materiali, di prima qualità (100% cotone), e nella produzione rigorosamente made in Italy.
Per il resto, però, il nonsenso dilaga. Le t-shirt vengono consegnate in cartoni per pizze… Non tutto deve aver per forza un senso. “Do what you wanna do, don't think twice, do what you have to do, let your heart decide”, cantavano gli Ark.